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13.09.2024

Rientro in carreggiata

La crescita USA prosegue la fase di soft landing e l’espansione dell’Area Euro andrà consolidandosi, mentre il trend disinflazionistico continua sulle due sponde dell’Atlantico. Fed e BCE si apprestano a tagliare i tassi e la Banca Popolare Cinese, alle prese con un quadro macro sostanzialmente inalterato, calibra le misure di supporto. In questo contesto, il giudizio sui governativi core e sui BTP torna alla neutralità, allineandosi a quello sulle azioni.


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Dopo la fiammata di volatilità di inizio agosto, quando la pubblicazione di dati macro deludenti e i rinnovati timori di un aggravarsi delle tensioni geopolitiche in Medioriente avevano portato a una discesa dei rendimenti dei governativi core e a un repentino crollo dei listini azionari globali, le tensioni sono rientrate abbastanza rapidamente. I mercati hanno recuperato la correzione (grafico) e sono tornati a consegnare performance positive, mentre dai dati macro sono arrivati nuovi segnali confortanti.




Sul fronte della crescita, il divario fra il ritmo di espansione del PIL negli USA e in Area Euro è atteso in riduzione, complice l'affaticamento dei consumatori americani e, al contempo, la pur modesta ripresa europea.


Per quanto riguarda la dinamica dei prezzi, restiamo convinti che il trend disinflazionistico a livello core si consoliderà nel secondo semestre e nel 2025. In questo contesto, ci aspettiamo un duplice taglio dei tassi da parte della Federal Reserve e dalla Banca Centrale Europea entro fine anno, con rischi al rialzo per ulteriori interventi negli Stati Uniti.


In Cina, i solidi dati del commercio con l'estero fanno da contrappeso alla perdurante debolezza della domanda interna. Lo scenario resta quello di una crescita prossima al potenziale, grazie all'attento supporto delle Autorità, pronte a intervenire in caso di necessità.




Crescita


Negli Stati Uniti, il soft landing continuerà, anche se il tasso di crescita trimestrale scenderà al di sotto del potenziale nel secondo semestre del 2025. Nelle ultime settimane, infatti, sono emersi ulteriori segnali di affaticamento tra i consumatori. Il mercato del lavoro presenta, invece, dinamiche contrastanti: il rallentamento nella creazione di nuovi posti di lavoro è principalmente legato a trasformazioni registrate dal lato dell'offerta piuttosto che a un marcato indebolimento dell'economia.


In Area Euro, la fase di espansione si consolida senza accelerazioni significative e si avvicinerà al potenziale nel 2025, riducendo in tal modo il gap con gli USA. Il dato sul PIL del secondo trimestre è risultato migliore delle aspettative, nonostante resti indebolito dalla disomogeneità tra i vari settori e Paesi.




Inflazione

 

Negli USA, i prezzi dei beni core hanno mostrato una variazione mensile negativa anche al netto delle auto usate, mentre l'indice supercore è tornato a crescere, sebbene resti sotto la media pre-pandemica. Le pressioni sui prezzi continueranno ad allentarsi nei prossimi mesi e il momentum dovrebbe stabilizzarsi sui livelli pre-Covid.


Nell'Area Euro, l'inflazione sui beni core è tornata in linea con il trend pre-Covid e dovrebbe mantenersi su questi livelli. L'inflazione sui servizi, influenzata da numerosi fattori idiosincratici, dovrebbe affievolirsi, in coerenza con la diminuzione delle pressioni salariali.


In Cina, i dati più recenti confermano la divergenza tra la debolezza della domanda interna e la solidità dell'export. La crescita resta prossima al potenziale, grazie ai sostegni forniti dalle Autorità, mentre l'inflazione dovrebbe aumentare molto lentamente, trainata dai prezzi dei beni alimentari, mentre le pressioni sui prezzi core rimangono contenute dalla dinamica deflazionistica dei prezzi alla produzione.




Banche centrali

 

In tema di politica monetaria, anche a seguito delle dichiarazioni del presidente della Fed Jerome Powell al Simposio di Jackson Hole, ci aspettiamo che la Fed tagli i tassi due volte nel corso dell'anno, a settembre e a dicembre.


Ci attendiamo che la BCE continui ad allentare la politica monetaria, con tagli dei tassi a settembre e dicembre.


La Banca Popolare Cinese adotterà un approccio attendista, con un leggero potenziamento degli stimoli, che potrebbe diventare più incisivo una volta che la Fed avrà avviato il processo di allentamento monetario.

 

 

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