Guida al risparmio

Cosa sono i fondi comuni

​​​​​I fondi comuni ​di investimento mobiliare sono definiti dalla legge italiana con il termine "OICR", acronimo di "Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio". Comprendono dunque quegli "organismi" che svolgono la funzione di "investimento" in forma "collettiva" del "risparmio".​​ In pratica, un fondo è un patrimonio collettivo costituito con i capitali raccolti tra una pluralità di partecipanti, ciascuno dei quali detiene un determinato numero di quote, attribuite in proporzione al capitale conferito da ciascuno di essi.​​​

Principali caratteristiche e vantaggi dei fondi comuni
  • per​mettono a più investitori l'opportunità di affidare il proprio risparmio a dei gestori professionistiche selezionan​o e gestiscono i titoli detenuti nel fondo
  • le somme raccolte in ogni fondo vengono affidate in gestione ad una società di gestione (Società di Gestione del Risparmio) e gli investitori partecipano ai proventi, alle spese del fondo e ad eventuali utili o perdite degli investimenti, in proporzione alle quote detenute
  • si differenziano per tipologia di strumenti finanziari (titoli azionari, obbligazionari, di liquidità e mezzi equivalenti), area geografica, valuta, stile di gestione e grado di rischio, coerentemente con le varie tipologie di investitore e il suo profilo
  • riducono il rischio di concentrare l'investimento su un unico strumento finanziario
  • offrono la possibilità di investire tram​ite un unico versamento o in modo graduale attraverso piani d'accumulo (PAC), con piccole somme
  • il valore delle quote, necessario per conoscere in ogni momento il controvalore dell'investimento​, è disponibile giornalmente sulla stampa economica e su Internet
  • hanno dei costi differenziati per tipologia come indicato nel Prospetto Informativo
  • il sottoscrittore è libero di investire o disinvestire nel fondo senza alcuna limitazione​

Il compromesso tra rischio e rendimento

Nei mercati finanziari non esistono facili opportunità di profitto. 

​Questo significa che per aumentare il rendimento che si desidera ottenere attraverso gli investimenti, è necessario accettare un più alto rischio. In finanza, si usa rappresentare qu​esto rischio attraverso la variabilità dei rendimenti storici (volatilità) rispetto al loro valore tipico o medio. 

Pertanto, investire investire nei mercati finanziari comporta livelli variabili di rischio, che vanno considerati in virtù dei potenziali rendimenti. Una propensione al rischio superiore comporta potenzialmente maggiori rendimenti, ma ​aumentano anche le possibilità che gli investimenti subiscano ribassi. E viceversa.

Il messaggio qui è chiaro: se si desidera ricercare un più alto rendimento bisogna accettare una più alta incertezza sul risultato f​inale.

L'importanza dell'asset allocation

​​​​Costruire un portafoglio finanziario, ossia scegliere le classi di attività finanziarie in cui investire,  non rappresenta un compito semplice. Una delle regole fondamentali della buona finanza personale è quella di suddividere i risparmi tra più titoli all'interno di una determinata classe di attività finanziaria. Prima a​ncora di questa regola è bene seguirne un'altra secondo la quale bisogna decidere attentament​e come ripartire le proprie disponibilità economiche nelle varie tipologie di strumenti finanziari.

Questa scelta deve essere cucita su misura per ogni singolo risparmiatore, che ha obiettivi finanziari e tolleranza al rischio specifici. Pertanto, non esiste un portafoglio perfetto adatto a qualunque investitore.​​

Ogni singolo investitore deve scegliere la ripartizione tra asset class che risponde alle sue esigenze personali ed in linea con la propria tolleranza al rischio, oltrec​hé rivederla nel tempo, poiché possono cambiare sia il profilo di rischio che gli obiettivi finanziari.​

Il Piano di Accumulo (PAC)

​​​​​​​​​​I piani di accumulo (PAC) rappresentano una modalità con cui è possibile acquistare quote di fondi comuni di investimento. Sottoscrivendo un PAC è possibile far crescere, passo dopo passo, il proprio capitale, ponendosi un obiettivo di medio-lungo periodo.

Per i risparmiatori che non dispongono già di una ingente somma di denaro, essendo in ​grado di accumulare la loro ricchezza solo nel corso del tempo (risparmio in formazione), investire tramite un piano di accumulo del capitale o PAC rappresenta una soluzione flessibile, visto che con il PAC si possono dedicare ai mercati finanziari anche somme relativamente piccole (minori, ad esempio, del taglio minimo richiesto per acquistare direttamente titoli di stato), ed inoltre si ha la facoltà di sospendere il programma o di interromperlo riscattando in tutto o in parte il capitale accumulato.
 
Investire gradualmente nel corso del tempo, seguendo un piano prestabilito è uno dei modi più efficaci per ridurre la “responsabilità” delle proprie decisioni, evitando in​ questo modo di cercare il momento giusto per iniziare l’investimento.
 
Un più solido autocontrollo costituisce pertanto l’apporto psicologico aggiuntivo dato da un piano automatico come il PAC.
 
Dato che con il PAC si investe periodicamente (ad esempio, ogni mese) una somma di denaro in euro fissa e non in un numero prestabilito di quote, quando i prezzi sono relativamente bassi il numero di quote acquistate risulta alto, quando i prezzi sono relativamente alti il numero di quote acquistato è basso.​

L'utilità della diversificazione

Il vecchio proverbio che recita di non mettere tutte le uova nello stesso paniere si applica molto bene anche in ambito finanziario. La teoria della diversificazione di portafoglio adotta la stessa intuizione per le attività finanziarie, con la differenza che le uova nel nostro caso sono i risparmi, mentre il paniere è rappresentato dai differenti strumenti finanziari.

Il segreto della costruzione del portafoglio finanziario consiste pertanto nello scegliere strumenti i cui rendimenti siano poco correlati tra loro, come solitamente accade tra azioni e obbligazioni.

Rendimenti annuali delle asset class a confronto


Nella figura in alto possiamo osservare il rendimento percentuale annuo di undici differenti asset class insieme a quello di un portafoglio diversificato, riconoscibile nella griglia perché indicato dai quadrati color bianco.

Due sono le considerazioni immediate che si possono fare.​
  • La prima è che non c’è uno strumento finanziario che in modo consistente e stabile performi meglio degli altri, suggerendoci l’inutilità di puntare solo su una sola tipologia di investimento. 
  • La seconda considerazione riguarda il comportamento nel tempo del portafoglio diversificato, che si colloca sempre al centro della griglia: diversificando cioè i risparmi tra più classi di attività finanziarie, è possibile posizionarsi più o meno sempre nel mezzo dei risultati estremi che questi stessi strumenti finanziari fanno segnare nel tempo singolarmente.
Attenzione che questo non significa che a un portafoglio, anche diversificato, le perdite siano precluse: si noti, ad esempio, quanto accaduto nel 2008.​