La view di ANIMA

Investment Advisory

I segnali di resilienza della crescita americana e le crescenti probabilità di vittoria di Trump hanno spinto i tassi al rialzo e normalizzato le attese sulla politica monetaria: abbiamo iniziato ad accumulare gradualmente esposizione al rischio tasso, e l’intenzione è di sfruttare il potenziale aumento della volatilità derivante dalle elezioni per riposizionarci in modo più aggressivo



Nel corso delle ultime settimane, i rendimenti obbligazionari hanno subito sensibili pressioni al rialzo, soprattutto negli Stati Uniti. Da una parte, il flusso di dati macro si è rivelato molto costruttivo. Il report sull'occupazione pubblicato a inizio ottobre ha ridimensionato i timori di un deterioramento non lineare delle condizioni del mercato del lavoro instillati dai dati deboli dei due mesi precedenti, ma le sorprese positive sono state piuttosto generalizzate: l'indice Citigroup sulle sorprese economiche ha raggiunto i massimi da aprile, e la stima congiunturale sul tasso di crescita elaborata dalla Fed di Atlanta è arrivata a sfiorare il 3,5%. Dall'altra parte, si è registrato un sensibile incremento delle probabilità di vittoria di Trump con pieno appoggio del Congresso: il tycoon è in marginale vantaggio nei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto, ma appare largamente favorito secondo i siti di scommesse, che in aggiunta indentificano lo scenario di un Republican Sweep come l'opzione più probabile; gran parte degli analisti ritiene che si tratterebbe della configurazione politica che comporta i rischi maggiori in termini di potenziale deterioramento delle metriche di finanza pubblica e rallentamento del processo disinflazionistico, per via dei programmi di estensione dei tagli fiscali, aumento delle tariffe e stretta sull'immigrazione. In questo contesto, le attese di allentamento monetario da parte della Federal Reserve sono state riviste significativamente al ribasso, complice la rifocalizzazione della retorica di molti esponenti del Consiglio sul tema della gradualità nella ricalibrazione della stretta: la stima sul livello dei Fed Funds fra dodici mesi è salita di quasi 75b. Il sell-off sui Treasury ha avuto ripercussioni su scala globale, benché i movimenti registrati sui titoli di Stato europei siano stati molto più limitati, soprattutto sulle scadenze brevi, complici la minor solidità dei trend di crescita e l'adozione di un approccio più accomodante da parte della BCE.


Dopo il forte repricing avvenuto nelle ultime settimane e alla luce del ribilanciamento delle posizioni in direzione di una maggior neutralità, riteniamo opportuno tornare ad esprimere un bias costruttivo sui comparti governativi e iniziare gradualmente ad accumulare esposizione al rischio tasso, in coerenza con l'orientamento strategicamente costruttivo che abbiamo sempre mantenuto e con la convinzione che le valutazioni siano interessanti con orizzonte a medio termine; nel caso in cui la volatilità post-elettorale dovesse spingere i tassi su livelli più elevati, il riposizionamento diventerebbe più aggressivo. Il giudizio sui BTP resta allineato a quello su Treasury e Bund: lo spread rispetto ai tassi swap si è spinto nella parte bassa del range disegnato nell'era Meloni, ma una BCE accomodante, l'appetibilità del carry, la stabilità politica interna e le dinamiche di offerta favorevoli sul finire dell'anno rappresentano fattori di supporto. L'approccio al mondo del credito resta contraddistinto dalla selettività e dalla preferenza per il comparto IG rispetto agli HY.


In ambito azionario, si stanno accumulando diversi fattori che potrebbero giustificare un orientamento più costruttivo, ma l'incertezza sull'esito della consultazione elettorale negli Stati Uniti è molto alta e le ripercussioni per le scelte di allocazione geografica e settoriale potenzialmente significative: manteniamo una view tatticamente neutrale in attesa di maggiore visibilità, pronti a sfruttare le occasioni d'acquisto che il possibile aumento della volatilità potrebbe offrire. In termini di stili e settori, l'approccio sui portafogli globali resta bilanciato e il focus sulla creazione di Alpha massimo: recentemente, abbiamo preso profitto sul settore sanitario a vantaggio della tecnologia (penalizzata in termini relativi negli ultimi mesi), e abbiamo colto selezionate opportunità nel comparto delle mid cap, che presentano valutazioni attraenti, fondamentali migliori rispetto alle small cap, e una tendenza a sovraperformare durante i cicli di tagli.


In ambito valutario, l'orientamento sui cross più importanti rimane neutrale.​



View di Mercato, Comitato Investimenti del 22-23/10/2024



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I giudizi espressi non rappresentano indirizzi assoluti di carattere allocativo, bensì un orientamento generale sull'ipotizzabile andamento delle diverse asset class.



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